sabato 30 maggio 2009

Carbonara di zucchine

.... ho sempre avuto una particolare predilezione per la pasta alla carbonara .... figurarsi che ... "nel mezzo di mia vita appena trascorsa" (all'incirca una ventina di anni fa) passai un periodo in cui spesso e volentieri mi capitava, nel bel mezzo della notte, di svegliarmi e di non riuscire più a dormire .... allora, mentre tutti dormivano, scendevo in cucina e cominciavo a prepararmi o un paio di uova al pomodoro oppure un bel piatto di pasta alla carbonara .... a pensarci oggi mi dò della deficiente ma vi assicuro che trovarsi da soli, in totale silenzio, al tavolo di cucina con un bel piatto di pasta fumante, alle due della notte ... beh ... provate e poi mi direte ..... La versione che vi propongo è una versione vegetariana preparata appunto con le zucchine ... mio padre dice sempre "sale metticcìne 'na visazza ... conzala come vòi sempre cucuzza" (traduzione: alla zucchina metti quanto sale vuoi, condiscila come vuoi, sempre zucchina resta .. nel senso che è un ortaggio che non sa di niente ... ) ma vi assicuro che questa versione di carbonara è veramente sfiziosa .....

CARBONARA DI ZUCCHINE

per 4 persone
gr 400 di spaghetti
4 zucchine possibilmente del tipo con il fiore
3 uova
2 cucchiai di parmigiano (o di pecorino)
burro
olio, sale, pepe
prezzemolo, aglio

Lavare le zucchine e tagliarle a fiammifero. In una capiente padella che possa contenere anche la pasta mettere qualche cucchiaio di olio e uno spicchio di aglio schiacciato, appena l'aglio prende colore toglierlo dalla padella e aggiungere le zucchine. Farle cuocere a fuoco dolce per circa 15/20 minuti o comunque fino a che sono tenere. Salare, pepare e aggiungere una bella manciata di prezzemolo tritato. Nel frattempo sbattere le uova in una ciotola con un pizzico di sale, quindi aggiungere il parmigiano e mescolare bene. Mettere a cuocere la pasta; scolarla bene al dente e unirla alle zucchine. Amalgamare bene il tutto aggiungendo una bella noce di burro e aiutandosi con qualche cucchiaio di acqua di cottura della pasta. A fuoco spento aggiungere nella padella la crema di uova, mescolare bene in modo da far rapprendere leggermente le uova e servire subito.

.... buon appetito ...

Muffins con gocce di cioccolato


... stamattina entrando in cucina sono stata pervasa da un piacevolissimo profumo di burro e vaniglia ..... no, non sto parlando di una nuova profumazione di Air Wick ma semplicemente del profumo che lasciavano i muffins che avevo preparato ierisera .... se tutti noi prendessimo l'abitudine di infornare qualcosa di dolce prima di andare a dormire sicuramente in nostro risveglio sarebbe decisamente più .... soft ... forse di gran lunga lo sarebbe un pò meno la nostra forma fisica ma .... questo è un altro problema .....
La ricetta che segue è uno dei tanti ricordi che ci ha lasciato Alda, una carissima amica del forum di CucinaIt purtroppo scomparsa qualche anno fa .... il suo ricordo è e rimarrà vivo sempre dentro di noi non solo per le sue meravigliose ricette ma soprattutto per la grande umanità e la disponibilità che ha sempre dimostrato nei confronti di tutti ....

MUFFINS CON GOCCE DI CIOCCOLATO

per 22 pezzi circa (calcolati usando le cartine diametro 5 cm in fondo)
Ingredienti:
gr 250 di burro
gr 250 di zucchero
gr 300 di farina
4 uova
1/2 bustina di lievito
aroma di vaniglia
un pizzico di sale
gr 150 di gocce di cioccolato o cioccolato a pezzi

Battere a crema il burro a crema con lo zucchero, aggiungere il pizzico di sale, la farina, la vaniglia e il lievito. Amalgamare bene il tutto quindi aggiungere le uova una alla volta. Tutta l' operazione si può fare tranquillamente usando il robot da cucina con le lame d'acciaio. Aggiungere al composto il cioccolato, amalgamare bene quindi mettere una bella cucchiaiata di composto nelle cartine. Per evitare che i muffins si sformino in cottura si possono mettere le cartine o dentro uno stampo da muffins (io ne ho uno bellissimo da 12) oppure usando le monoporzioni della Cuki, quelle da budino. Infornare a 180° per circa 20 minuti. Una volta freddi spolverizzarli con abbondante zucchero a velo.
.... e buon appetito .....

venerdì 29 maggio 2009

Pasta con le sarde

... come tutte le bambine di questo mondo anch'io da piccola sognavo il mio principe azzurro ... alto, forte e con gli occhi azzurri .. ovviamente ....
beh ... posso dire che sono stata ABBASTANZA accontentata ..... la mia dolce metà (.. o vista la stazza .... forse è meglio dire IL MIO DOPPIO?!??!) è alto ... forte ... non ha gli occhi azzurri però è decisamente un principe azzurro .... anzi ... NERAZZURRO
... chissà .... forse all'ufficio smistamento dei sogni l'impiegato è un simpatizzante interista??!??!
.... comunque sia .... la mia casa è tappezzata di nerazzurro, dovunque ti giri trovi qualcosa di questo bicolore .... sciarpe, magliette cappellini, palloni ... per non parlare di libri riviste e & C. ..... anche la televisione .... in questa epoca di grandi innovazioni tecnologiche ..... continua a ricevere solamente 2 CANALI ... il 232 (Inter Channel) ... e SALTUARIAMENTE ... il 201 etc dove vengono trasmesse le partite ....
tutto questo per introdurre un primo piatto che ho pensato bene di preparare per l'ennesimo scudetto vinto .... è un piatto della tradizione siciliana che solitamente si prepara da marzo a settembre quando è possibile trovare nei campi il finocchio selvatico, ingrediente indispensabile per la preparazione di questo piatto. Ho trovato il finocchio selvatico anche all'Esselunga ma che vi devo dire ..... niente a che vedere con il profumo del finocchietto dei nostri campi .... altro ingrediente indispensabile sono le sarde, da non confondersi con le acciughe, e poi uva passolina, pinoli, zafferano, cipolla e acciughe salate ....

PASTA CON LE SARDE

Per 4 persone: 500 gr di sarde fresche, 500 gr di bucatini, 500 gr di finocchietto selvatico, 1 cipolla, 3/4 acciughe salate, 50 gr di uva passolina 50 gr di pinoli, una bustina di zafferano, olio, sale e pepe, mollica di pane raffermo.
Lessare per una ventina di minuti i finocchietti in acqua salata, scolarli e tritarli. Tenere da parte l’acqua. Pulire ed eviscerare con cura le sarde, sciaquarle bene sotto l'acqua corrente quindi tagliarle a pezzetti e tenerle da parte. Ammorbidire l'uvetta tenendola a bagno nell'acqua tiepida. In una pentola preferibilmente di coccio versare 3 cucchai d'olio e far soffriggere la cipolla tritata per un paio di minuti badando bene che non prenda colore. Unire i pinoli, l'uvetta e le acciughe e far cuocere fino a che le acciughe si saranno sciolte e gli ingredienti ben amalgamati; unire le sare e continuare la cottura fino a che la polpa sarà tenera. Aggiungere il finocchietto lessato e irrorare il tutto con 2 dl dell'acqua di cottura dei finocchietti in cui sarà stato sciolto lo zafferano, quindi far cuocere per altri 5 minuti, Al termine regolare di sale e di pepe. Cuocere i bucatini nell'acqua di cottura del finocchietto (eventualmente aggiungere altra acqua); scolarli bene al dente, versarli nel tegame del sugo, amalgamare bene il tutto e spolverizzare il tutto con abbondante mollica di pane precedentemente tostata con due cucchiai d'olio.

sabato 23 maggio 2009

Paccheri con calamari e melanzane trifolate

... stamattina mi sono svegliata con la vena creativa ..... avevo preso dei calamari per un primo .... avevo una bella melanzana in frigo, una bella pianta di basilico sul terrazzo e dei bei pomodorini mini San Marzano che mettevano allegria solo a guardarli ... tempo fa avevo realizzato una ricetta presa dal Gambero Rosso che prevedeva l'unione del pescespada con una mousse di melanzane .. molto buona però avevo voglia di staccare decisamente i due sapori, quello del pesce e quello della melanzana ... ne è venuta fuori questa ricettina veramente molto sfiziosa ....

PACCHERI CON CALAMARI E MELANZANE TRIFOLATE

gr 300 di pasta tipo paccheri (chiamati anche mezze maniche)
gr 300 di calamari già puliti
10/12 pomodorini tipo mini San Marzano
qualche filetto di acciuga
una bella melanzana
vino bianco q.b.
aglio
prezzemolo tritato
pinoli
basilico
olio sale peperoncino

Lavare la melanzana e tagliarla a quadrotti; personalmente ometto la procedura di spurgatura sotto sale perchè trovo che le melanzane "moderne" non ne abbiano più bisogno. In una padella mettere un poco di olio (tenete presente che le melanzane tendono ad assorbirne molto), uno spicchio d'aglio schiacciato, un peperoncino a pezzetti e un poco di prezzemolo tritato; far dorare l'aglio molto dolcemente quindi unire le melanzane. Regolare di sale e portarle a cottura aggiungendo a mano a mano un poco di acqua calda qualora la melanzana dovesse asciugarsi troppo. Tagliare i calamari ad anelli e i pomodorini a metà. In una padella che possa contenere anche la pasta mettere un poco di olio, uno spicchio d'aglio schiacciato, un trito di prezzemolo e qualche filetto d'acciuga; appena le acciughe si saranno sciolte aggiungere i calamari, spruzzare con un poco di vino bianco e farlo sfumare. Aggiungere i pomodorini e portare a cottura. Nel frattempo mettere a cuocere la pasta; tirarla bene al dente e farle terminare la cottura nella padella dei calamari.
Preparazione del piatto: aiutandosi con un coppapasta mettere nel piatto un poco di melanzane. Disporre una porzione di pasta accanto e condire con una manciatina di pinoli e del basilico RIGOROSAMENTE spezzato con le mani per mantenerne il profumo.

... e buon appetito ...

domenica 17 maggio 2009

Semifreddo al Pan di Stelle

.. gira su internet una ricetta chiamata "Tiramisù al Pan di Stelle" ... ora ... definirla Tiramisù è un pò un rischio in quanto del VERO Tiramisù ha in comune solo l'ingrediente principale, il mascarpone .... indipendentemente dal nome comunque è un dolce molto buono che piacerà sicuramente anche ai bambini quindi io l'ho ribattezzato "Semifreddo al Pan di Stelle" e ho apportato qualche leggera modifica alla versione originale; questa prevede infatti l'uso della panna che io ho sostituito con gli albumi montati a neve in quanto l'unione mascarpone e Nutella mi sembrava già sufficientemente goduriosa .....

SEMIFREDDO AL PAN DI STELLE


gr 500 di mascarpone
un pacco di pan di stelle
4 albumi montati a neve con un cucchiaio di zucchero
latte per inzuppare i biscotti
7 cucchiai di nutella

Lavorare il mascarpone con la nutella fino ad amalgamare bene il tutto; montare gli albumi a neve con il cucchiaio di zucchero e aggiungerli con grande delicatezza alla crema di mascarpone. In una terrina alternare strati di crema di mascarpone e nutella a strati di biscotti Pan di Stelle inzuppati nel latte e terminare con una bella spolverata di cacao amaro. Tenere in frigo fino al momento di consumarlo.
Secondo me potrebbe essere buono anche tenuto in freezer e passato in frigo per un paio d'ore prima del consumo tipo semifreddo; la prossima volta farò la prova .....

giovedì 14 maggio 2009

Zucchine trifolate


... sarò sincera .... quando mi metto a girovagare per i vari blog delle mie amiche ... Pinella ... Paoletta ... Laura .... solo per citarne qualcuna .. non me ne vogliano le altre ma l'elenco sarebbe veramente troppo lungo .... mi rendo conto che i veri cuochi ... I VERI CHEF A 5 STELLE .... non sono nei ristoranti ma nelle case .... quella di stasera è una ricettina semplice semplice per un contorno ma vi assicuro che è veramente molto stuzzicante ... per realizzarla servono le zucchine con il fiore, quelle di colore verde chiaro che qui da noi vengono chiamate zucchine fiorentine. E' un contorno che si sposa bene con la carne bianca (ad es. stasera le ho servite come contorno ai filetti di pollo al vino bianco e salvia) ma vanno benissimo anche accompagnate a semplici uova al tegamino ....
ZUCCHINE TRIFOLATE

per 4 persone:
1 kg di zucchine verdi con il fiore
un mazzetto di prezzemolo

dado vegetale
olio
2 spicchi d'aglio

sale.
A piacere: parmigiano grattugiato.
Spuntare le zucchine, lavarle e tagliarle a tocchetti di medie dimensioni. In una padella soffriggere dolcemente gli spicchi d'aglio schiacciati e un trito di prezzemolo; unire le zucchine appena lavate. Aggiungere il dado sciolto in poca acqua calda e portare a cottura dolcemente badando bene di aggiungere eventualmente un poco di acqua qualora le zucchine dovessero asciugare troppo. Non serve aggiungere molta acqua perchè se le zucchine sono fresche e tenere la cottura non è molto lunga. Regolare di sale e a fine cottura aggiungere del prezzemolo tritato. A piacere è possibile servire questo contorno con una bella spolverata di parmigiano grattugiato al momento.

giovedì 7 maggio 2009

I Vermini ... ovvero .... gli Spaetzle


.... mia figlia, Valentina 9 anni, è senza ombra di dubbio la mia critica gastronomica più severa .... ogni volta che preparo un piatto lo guarda con aria sospettosa e comincia la vivisezione .. odore ... colore .. presentazione ... assaggio ... dopo attenta e scrupolosa riflessione ecco il verdetto ....
BASSISSIMO - SI PUO' MANGIARE - BUONO - ALTISSIMO
queste sono le sue stelle .... un piatto da un stella è definito BASSISSIMO, il quattro stelle merita l'appellativo di ALTISSIMO .....
C'è poi un piatto che merita il 5 stelle .... gli spaetzle da lei ribattezzati "i vermini" per la loro forma curiosa ..... inutile dirvi che gli aneddoti derivati da questo "ribattezzamento" del piatto non si contano più ....
L'altro giorno vado a riprenderla alla lezione di catechismo e appena uscita dalla classe mi fa: "mamma, la catechista ti vuole chiedere una cosa ... " incuriosita mi siedo e attendo ....
arriva la catechista, la signora Eleonora, mi saluta affabile come sempre e mi dice: "signora .. lei deve proprio togliermi una curiosità ..... ma ... mi dica .... COSA SONO I VERMINI?!?!?!?!?" .... potete immaginare le risate che si sono fatte lei e le altre signore che nel frattempo si erano avvicinate ....
per non parlare di quando invita le sue amichette a casa .... "mamma mamma ..... oggi viene a casa la Giulia ..... prepari i vermini vero??!?!!?!?" ... e le poverette arrivano a casa non si sa se più timorose o più incuriosite ......
comunque sia, a parte gli scherzi, è una ricetta molto versatile che si presta a varie interpretazioni e personalizzazioni .... mia figlia preferisce la versione agli spinaci con il prosciutto cotto mentre mio marito li preferisce con le zucchine al posto degli spianci e gamberi saltati al posto del prosciutto ....
e adesso .. la ricetta ... ho imparato a prepararli grazie a Marina Braito di CucinaIt ma adesso per quanto riguarda le dosi vado abbastanza "ad occhio" ....

I VERMINI
per 3/4 persone

gr 200 di spinaci surgelati
2 uova
gr 200 di farina
una manciata di parmigiano
latte q.b.
sale
Per condire: burro, prosciutto cotto a dadini. A piacere: panna fresca.

Lessare brevemente gli spinaci. Nel frullatore mettere gli spinaci, la farina, le uova e il parmigiano; aggiungere il latte quando basta per ottenere un impasto "colloso" quasi della densità del miele. Salare a piacere e mettere in frigo a riposare per qualche ora. Ad esempio prepararli la mattina per il pranzo o il primo pomeriggio per la sera.
Per la cottura: procurarsi l'apposita grattugia per gli spaetzle; mettere a bollire l'acqua in una pentola e versarvi il composto facendolo passare dalla grattugia. Si otterranno così "i vermini"; appena vengono a galla scolarli e passarli nella padella dove avrete fatto saltare nel burro il prosciutto cotto tagliato a dadini. Per una versione ancora più golosa sostituire parte del burro con panna liquida e mantecare il tutto. Servire caldissimi.

mercoledì 6 maggio 2009

Grazie Maurina!!!!!!!!!!!!!!




... ringrazio di vero cuore la mia amica Maurina per la fiducia dimostratami regalandomi questo premio ... il mio blog è veramente troppo giovane per meritare riconoscimenti o premi quindi lo considero un incentivo per farlo crescere e migliorare sempre di più ... prometto SOLENNEMENTE che farò il possibile .....
Le indicazioni sono di girarlo ad altri 6 blog. Bene, ecco qui le mie scelte :

lunedì 4 maggio 2009

Le pesche di Prato ... un sogno che si realizza ...


... tre sono le ricette che mi hanno tenuta sveglia la notte ... la prima è quella dei croissants francesi .. che sono riuscita a riprodurre con buoni risultati ... la seconda è quella delle sfogliatelle ricce ... ma direi che è un'impresa very impossible ... e l'altra ... è la riproduzione delle mitiche pesche di Prato della pasticceria Nuovo Mondo ....
per descrivere la bellezza di questa pasticceria ma soprattutto la disponibilità del suo proprietario non me ne vorrete se riporto un mio intervento fatto su CucinaIt tanto tempo fa quando mi vennero appunto chieste informazioni sulla pasticceria ...

"... dovete sapere che io conosco molto bene la pasticceria di Paolo Sacchetti, è una delle mie preferite in assoluto ... il locale non è grandissimo ma vi assicuro che è un tripudio di colori, di profumi, di sapori, di piccoli capolavori di architettura pasticcera .. adesso in Prato in molti hanno seguito le sue orme ma quando Sacchetti aprì la sua pasticceria in Via Garibaldi (una delle strade principali del centro storico) la sua pasticceria mignon e le sue monoporzioni erano veramente una novità ... e pensate che lui non è neppure figlio d'arte ... in realtà è originario di un paese vicino e si è avvicinato alla pasticceria per pura passione e con grandissima umiltà fino a diventare uno dei più apprezzati pasticceri italiani. Passare davanti alla sua pasticceria e non fermarsi a prendere un cremino caldo al pomeriggio è come andare a Roma e non vedere il Colosseo ... e poi ci sono le Pesche di Prato ..... un dolce di antica tradizione a cui Sacchetti ha dedicato un intero libro ... dovete sapere che in molti fanno le pesche, le potete trovare anche nei bar di periferia .. sono grosse paste bagnate in un liquido simil-alkermes e tenute insieme da una cucchiaiata di crema ... vi dirò ... lo standard che si trova a giro è un prodotto molto dozzinale .... tranne le Pesche del Sacchetti .. le sue pesche sono piccole, inzuppate con l'alkermes (quello vero dell'Officina di Santa Maria Novella) piene di morbida crema al centro e rotolate nello zucchero semolato ... solo a pensarci ......... mmmm .. che gola .... ma torniamo al libro ... allora .. una mattina, poco prima della presentazione ufficiale del libro, mi fermo in pasticceria con mio marito e cosa vedono i miei occhi?!?!? ... un libro dedicato alle mitiche Pesche!!! ... IO DOVEVO AVERE QUEL LIBRO!!! ... a quel punto mio marito chiama Paolo e chiede se è in vendita .. lui molto gentilmente mi spiega che il libro dovrà essere presentato di là a breve e che sarebbe stato disponibile successivamente alla presentazione ... da quel giorno ... più o meno un giorno sì e l'altro anche ... mio marito ogni volta che si fermava in pasticceria non mancava di chiedere notizie sulla sua uscita nelle librerie ... mancavano pochi giorni a San Valentino e sapeva che sarebbe stato un regalo graditissimo ... insomma quella mattina si ferma in pasticceria per l'ennesima volta e dopo una bella chiacchierata con Paolo e sua moglie (Edy) chiede nuovamente notizie del libro che ancora non usciva .. a quel punto Paolo va nel laboratorio, torna con una copia e gli dice "ho visto che sei veramente un grande estimatore di queste pesche e la cosa mi fa veramente piacere ... ne ho qui solo qualche copia per me ma ho deciso di dartene una ...." Il prezzo? "niente .... prendilo ... te la regalo proprio per la passione che mi hai dimostrato ....." Mio marito è rimasto veramente senza parole .... e io con lui ... adesso questo libro occupa un posto d'onore nella mia libreria accanto ad un altro libro "Come Musica" di un altro grande pasticcere pratese, Luca Mannori, uno dei creatori della mitica "Setteveli" ...

Ecco ... con questo episodio penso di avervi reso l'idea di che bella persona sia Paolo Sacchetti .. sempre disponibile, sorridente ma soprattutto una persona molto ma molto semplice ...."
e questa è la ricetta ....
LE PESCHE DI PRATO
Pasta brioche:
kg 1,100 di farina 0
gr 240 di zucchero
gr 140 di burro morbido
10 uova
gr 35 di lievito di birra
i semi di una bacca di vaniglia
gr 40 di miele d'acacia
gr 70 di acqua naturale
un pizzico di sale
Primo impasto: Mettere nell'impastatrice 450 gr di farina, gr 60 di zucchero, il lievito, gr 60 di burro e l'acqua. Impastare fino a quando il composto non risulterà liscio ed elastico. Fare lievitare fino a che l'impasto non sarà triplicato di volume (circa un'ora e mezza).
Secondo impasto: Trascorso questo tempo mettere nell'impastatrice il resto degli ingredienti, aggiungere il primo impasto e lavorare bene fino a che non sia di nuovo liscio ed elastico. Lasciar lievitare a temperatura ambiente (ideale 27°) fino a raddoppiare il volume (circa 90 minuti), quindi utilizzare.
Pezzatura: pesare 100 gr di pasta brioche, fare un filoncino e lavorarlo con le mani. Preparare delle palline della grandezza di una noce (circa gr 20 gr ciascuno) e metterle in una teglia a lievitare.
Cottura: cuocere in forno a 220°/230° per 6/7 minuti.

Crema pasticcera:

Latte fresco intero gr 350
Panna gr 150
Zucchero gr 140
Farina gr 40
6 tuorli d'uovo
un pizzico di sale
un baccello di vaniglia
una scorza di limone.
La sera precedente unire il latte e la panna e insaporirla con la polpa del baccello di vaniglia e la scorza di limone; farlo riposare in frigo. Al mattino setacciare la farina con metà zucchero e il sale. Scaldare il latte e aggiungere il resto dello zucchero; quando il composto è caldo versarne gr 100 sulla farina e mescolare bene. Aggiungere i tuorli d'uovo e montare bene il tutto fino a far sciogliere lo zucchero. Versare il latte rimanente filtrandolo per eliminare la scorza di limone e il baccello di vaniglia: Rimettere la crema sul fuoco e farla addensare.
Per la bagna:
zucchero gr 120
acqua gr 80
alchermes gr 60
Unire l'acqua e lo zucchero nella casseruola e portarla a bollore. Spengere appena lo zucchero si è sciolto, lasciarla intiepidire e unire l'alchermes.
Assemblaggio delle pesche: Bucare le palline di pasta con la punta di un coltello e inzupparle bene nella bagna. Con una sac a poche riempire di crema il buco della pallina lasciando che un poco di crema fuoriesca. Procedere con tutte le palline quindi accoppiarle a due a due. Rotolare la pesca ottenuta nello zucchero semolato e accomodarle in un pirottino di carta.
Decorare con uno spicchio di arancia candita e una fogliolina di menta.


questa la ricetta originale del grande maestro Paolo Sacchetti ... qui di seguito riporto le mie considerazioni:

  • la farina: ho usato quella del Molino Vigevano per pizze soffici compreso il lievito incluso nella confezione.
  • per le palline ho dimezzato le dosi; il primo impasto l'ho comunque fatto con le dosi previste perchè se le avessi dimezzate l'impasto sarebbe stato molto difficile da lavorarsi con l'impastatrice; ciononostante ho avuto molte difficoltà perchè l'impasto era troppo morbido e allora ho aggiunto un pò più di farina.
  • sempre a proposito del primo impasto; la lievitazione è stata molto difficile forse per la presenza di troppi alimenti "grassi"; dopo un'ora e mezza non era ancora lievitato e allora ho unito il resto; la prossima volta proverò a fare un lievitino più semplice usando solo farina, acqua e lievito;
  • la lievitazione del secondo impasto è stata molto lenta circa 5/6 ore; va lavorato molto, io l'ho lavorato per circa 20 minuti con l'impastatrice ad una buona velocità fino a che non è diventato liscio e setoso. Alla fine sembrerà anche troppo morbido ma non lasciarsi ingannare e resistere alla tentazione di aggiungere farina perchè altrimenti le pesche risulteranno troppo dure.
  • la sera tardi (verso le 23:00) ho preparato le palline e le ho lasciate lievitare tutta la notte coperte da un panno umido, al mattino erano triplicate di volume
  • con metà dose della crema ho preparato 10 belle pesche quindi .. regolatevi di conseguenza ... stesso discorso anche con la bagna, secondo me le dosi della crema e della bagna sono un pò miserucce ....
  • ultima considerazione ... sua maestà l'Alchermes ... PER CARITA'!!!!!! resistete alla tentazione di usare quella specie di liquido rosso che viene venduto nei grandi magazzini per pochi euro .... il vero Alchermes è quello prodotto dai frati dell' Officina di Santa Maria Novella a Firenze ... provatelo e poi mi direte .... e mi darete ragione ....
... e adesso .. non mi rimane che tuffarmi a capofitto nella nuova impresa ... ALLA CONQUISTA DELLE SFOGLIATELLE RICCE!!!!

Pasta .... "ìcche c'è c'è ..."

... nell'attesa di immergermi nella descrizione dettagliata del procedimento per realizzare le mitiche Pesche di Prato vi metto la ricettina di un primo piatto che ho realizzato oggi a pranzo .... ierisera avevo preparato, come quasi tutte le domeniche, le pizze e avevo in frigo tanti piccoli avanzini: pomodoro pelato, zucchine a fettine, mozzarella, basilico fresco, panna fresca .... tanto per rimanere in tema di "svuotafrigo" ho pensato di ripulire anche la dispensa e ho usato gli avanzini di vari tipi di pasta. Ne è venuta fuori una ricettina molto semplice e veloce ma soprattutto bella colorata, molto primaverile ....

PASTA ICCHE' C'E' C'E'


Ingredienti per 4 persone:

gr 350 di pasta corta di vari formati (tortiglioni, sedani, fusilli ...)
3 zucchine chiare di quelle con il fiore
3 carotine piccole
qualche cucchiaiata di pomodoro pelato e tritato
panna fresca (circa ml 150)
una manciata di mozzarella tagliata a piccoli pezzi
una manciata di foglie di basilico
olio - burro
sale
un pezzetto di dado vegetale
uno spicchio d'aglio

Tagliare le zucchine e le carote a julienne. Mettete a bollire l'acqua per la pasta. In una larga padella che possa contenere anche la pasta mettere olio e burro e farvi rosolare uno spicchio d'aglio schiacciato. Appena ha preso colore togliete l'aglio e versatevi le verdure; aggiungere il pezzetto di dado fatto preventivamente sciogliere in poca acqua calda e il pomodoro; regolare di sale. Nel frattempo cuocere la pasta. Quando le verdure saranno appassite aggiungere la panna e mescolare bene il tutto; se le verdure asciugassero troppo aggiungere qualche cucchiaiata di acqua calda. Versare la pasta cotta bene al dente nella padella, aggiungere la mozzarella, mantecarla per farla sciogliere e aggiungere le foglie di basilico spezzettate CON LE MANI (per mantenerne il profumo). Servire caldissima.

sabato 2 maggio 2009

La mia nonna paterna e le treccine ingileppate ....


2 maggio ...
oggi la mia nonna paterna, la nonna Maria, avrebbe compiuto 95 anni. Dico avrebbe perchè purtroppo ci ha lasciato qualche mese fa ...
La nonna Maria ... mi capita spesso di rammentarla nei miei racconti perchè è da lei che ho ereditato la passione per la pasticceria .... mentirei se dicessi che era la mia nonna preferita, la mia nonna del cuore e via dicendo perchè da piccola abitava troppo lontana da me per potermene affezionare veramente e poi .. diciamo la verità ..... non era la nonna che ... chiedi e ti verrà dato ..... la nonna dei regali e dei biglietti da mille allungati sottobanco era l'altra, la nonna Pina ... ma di questa nonna ne parleremo in un'altra occasione ....
Dicevamo ... la nonna Maria .... dunque ... la nonna Maria era LA CUCINA, LA CONVIVIALITA' FATTA PERSONA .... e la sua immensa casa a Cerami, un minuscolo paesino in provincia di Enna, era la sua reggia nella quale lei regnava circondata dai suoi sudditi ...
a proposito .... se pensate che le donne del Sud siano tutte timorose e sottomesse .. beh .... mi dispiace per voi ma cominciate a sfatare questo luogo comune perchè io ho avuto due nonne che da sole avrebbero potuto guidare l'armata Brancaleone ...
ma non divaghiamo .... torniamo a noi .. anzi a mia nonna .... se questo blog continuerà ad esistere piano piano vi racconterò molto di lei .... stasera però voglio cominciare dalla fine, dal giorno in cui è venuta a mancare .... mi ricordo che mentre tornavo a casa, dopo averle dato l'ultimo saluto, venni colta da un'irrefrenabile voglia di preparare dei biscotti che lei era solita preparare quando ero piccola ma che io, chissà perchè ... forse per un certo timore reverenziale .... non avevo mai provato a fare ... ho sempre avuto un certo nonsochè nei confronti delle sue ricette, era come se provandole, se non avessi ottenuto lo stesso risultato, avessi profanato in qualche maniera i ricordi che erano legati a quel dolce o a quel biscotto in particolare ....
in ogni modo, quel giorno, AVEVO BISOGNO di prepararli, era come se volessi trattenerla tra di noi ancora un pò .... e mentre tornavo a casa e pensavo che di là a breve mi sarei messa ad impastare mi sentivo sempre più tranquilla ...
torno a casa ... prendo uno dei miei tanti quadernetti di ricette ... e comincio a radunare gli ingredienti ... zucchero ... farina... uova .... ammoniaca .....
ammoniaca?!??! mannaggia .... dov'è finita l'ammoniaca?!!?! .. niente da fare ... ne è rimasto un avanzino piccolo piccolo ... troppo poco, non basta .....
ma io DEVO fare questi biscotti .... mmmmmm .. e se la sostituissi con il lievito ed il bicarbonato?!??!?! .. quasi quasi ....
... ed ecco che arriva lei che mi guarda severa e mi dice: "BISOGNA ESSERE PRECISI!!!!! NON SI DEVONO CAMBIARE LE RICETTE!!!!! RICORDATI CHE IO PESAVO ANCHE LE UOVA!!!!"
... eh sì cara nonna ... hai proprio ragione ... come dice il maestro Santin ... "è la precisione che fa la differenza ..." .. i tuoi biscotti possono aspettare ... ma tu parti tranquilla ... ho imparato la lezione e ogni volta che preparerò un dolce ti avrò sempre accanto a me ....
ciao nonna Maria e buon compleanno .... questo blog è il mio regalo per te ......
... e a voi invece regalo la ricetta delle

TRECCINE "INGILEPPATE"

6 uova intere
gr 800 di farina
gr 150 di strutto
gr 30 di ammoniaca
gr 250 di latte
3 bustine di vanillina
gr 250 di zucchero

Sciogliere l'ammoniaca nel latte tiepido; impastare tutti gli ingredienti, lavorarli bene e far riposare l'impasto per una mezz'ora. Prendere delle piccole quantità di impasto e formare delle treccine. Cuocerle in forno badando di non farle colorire troppo.
Per lo SCIROPPO AL LIMONE:
gr 750 di zucchero
gr 250 di acqua
la scorza grattugiata di due bei limoni non trattati
Per lo sciroppo al CACAO:
sostituire la scorza dei limoni con un pò di cacao.

Far sciogliere lo zucchero nell'acqua insieme alla scorza dei limoni (o del cacao); passare le treccine nello sciroppo e metterle su di una griglia ad asciugare.

venerdì 1 maggio 2009

Tortini di cioccolato dal cuore morbido


ebbene sì .. lo confesso .. sto diventando una bloggomane a tutti gli effetti .... e del resto non avevo dubbi, io sono così, una nuova impresa, una nuova attività e subito mi ci tuffo a capofitto ... e pensare che non so neppure nuotare .... in questi pochi giorni da neomamma di un blog culinario mi sono resa conto di una cosa ... che è vero che non apparecchi più senza la tua fedelissima macchina fotografica ... a proposito .... galateamente parlando ... la macchina fotografica ... va alla destra o alla sinistra del piatto? ... ma se PER CASO come oggi .... decidi di tenerti lontando dai fornelli ... d'altra parte è il 1° Maggio .. festa dei lavoratori ..... rischi di essere assalita da strani sensi di colpa .... "sì va bene .... niente fornelli .. ma .... stasera .. COSA RACCONTO NEL BLOG?!??!!?! ... e allora .... complici anche quei 3/4 kg di cioccolata che ti ritrovi in casa grazie alla Pasqua appena passata .... ecco pronti i mitici

TORTINI DI CIOCCOLATO DAL CUORE MORBIDO

(ricetta di Laura CucinaIt)

Ingredienti per 8 stampini:

200 gr di cioccolato fondente, 200 gr di burro, 160 gr di zucchero, 4 uova, 40 gr di farina, vanillina o un pizzico di caffè solubile


Imburrare e infarinare otto stampini in alluminio da porzione.
Metterli in freezer.
Sciogliere il cioccolato a bagnomaria con il burro e lo zucchero, sbattendo bene con una frusta.
Fare leggermente raffreddare e incorporare le uova una alla volta.
Aggiungere in ultimo la farina setacciata.
Mettere il composto negli stampini e tenerli nel frizeer per quattro ore circa.
Riscaldare il forno a 220° e infornare gli stampini congelati.
Cuocere per dieci minuti.
L'esterno sarà cotto, l'interno morbidissimo.
Servire con panna liquida.

.... questa la ricetta originale .... in realtà ho completamente dimenticato di aggiungere lo zucchero nell'impasto ma sinceramente non se ne è sentita la mancanza, forse perchè il cioccolato era fondente al 50% e lo zucchero a velo spolverato alla fine è stato più che sufficiente. In mancanza della panna ... per la serie "la necessità aguzza l'ingegno" ... i due ciuffetti bianchi nella foto sono stati realizzati con formaggio philadelfia ammorbidito con un poco di latte e dolcificato con zucchero a velo; ne è venuta fuori una crema leggerissimamente dolce con un retrogusto salato .. veramente molto particolare, da provare ....