lunedì 6 luglio 2009

Fusilli melanzane e pomodori secchi

... ecco .. lo sapevo .... tutte le sere porto a casa il portatile con l'idea di lavorare un pò e va a finire che l'occhio cade su quella cartella sul desktop denominata "CUCINA" ... la apro ... non la apro ... la apro .. non la apro ..... so già che se la apro tutti i miei buoni propositi di lavoro dopocena passeranno in cavalleria ... però accidenti ... le foto si accumulano giorno dopo giorno .. sembra quasi che tra cucinare e riportare la ricetta sul blog quest'ultima fase sia decisamente la più impegnativa tra le due ....
il fatto è che la differenza tra il sito e il blog sta proprio in questi raccontini di apertura .... sarebbe troppo semplice infatti scrivere .... FUSILLI ALLE MELANZANE E POMODORI SECCHI .... GR 250 di pasta, 1 melanzana, una decinadi pomodori secchi etc etc .... nooooooo .. troppo impersonale ..... il vero bloggomane deve dare motivazione alla ricetta, deve raccontare qualcosa di sè ... deve spiegare perchè in quella determinata occasione ha preparato quel piatto piuttosto che un altro ....
ha proprio ragione la mia amica Ornella ... dura la vita dei blogfogger ....

e adesso eccovi la ricetta ...

FUSILLI ALLE MELANZANE E POMODORI SECCHI

gr 250 di fusilli
1 melanzana
10/12 pomodori secchi
gr 100/150 di scamorza affumicata
prezzemolo tritato
peperoncino
aglio
olio.

Come al solito le quantità sono variabili dipende molto dai vostri gusti personali. Lessare la pasta, scolarla bene al dente, condirla con un poco di olio per non farla incollare e allargarla su di un vassoio per farla freddare (se avete fredda va bene anche la passata veloce in acqua fredda). Tagliare la melanzana a fette e grigliarle. In un vasetto mettere uno spicchio d'aglio schiacciato e un pezzetto di peperoncino ad insaporire in un pò di olio che servirà poi per condire la pasta. In una ciotola mettere le fette di melanzane grigliate tagliate a striscioline, la scamorza tagliata a dadini, i pomodori secchi tagliati a pezzetti e il prezzemolo tritato. Aggiungere la pasta ormai fredda e condire il tutto con l'olio aromatizzato. Farla riposare per qualche ora e servire.

... buon appetito .....

sabato 4 luglio 2009

Cestini con crema di mascarpone e frutta


.... e se con quei 4 famosi albumi volessimo VERAMENTE esagerare?!??!!? .. allora non rimane che preparare questi cestini con crema e frutta .... li ho mangiati la scorsa settimana in un ristorante ... mi hanno così colpito che appena tornata a casa mi sarei messa ai fornelli per riprodurli ....

CESTINI CON FRUTTA E MASCARPONE

Per i cestini:

utilizzare la ricetta delle Lingue di gatto; stendere il composto su di un foglio di Silpat aiutandosi con una spatola; bisogna ottenere un cerchio il più possibile regolare e di spessore uniforme. Lo spessore non deve essere finissimo ma neppure troppo spesso perchè una volta cotto, e ancora caldissimo, la pasta dovrà essere appoggiata su di un bicchiere ricoperto con carta stagnola e modellata con le mani per ottenere la forma del cestino. Infornare a 200° per 6/7 minuti e comunque fino a quando i bordi del dolce cominceranno a prendere quel colorino nocciola. Una volta tirato fuori dal forno capovolgerlo velocemente su di un bicchiere rovesciato e precedentemente foderato di carta stagnola e modellare il cestino come già descritto sopra. Una volta freddo spennellare i bordi e l'interno con ciodccolato fondente fuso.
Per la crema:
gr 250 di mascarpone
gr 250 di panna fresca
2/3 cucchiai di zucchero a velo
2 tuorli d'uovo.

Lavorare i tuorli con lo zucchero; aggiungere il mascarpone. Montare la panna e unirla alla crema di mascarpone. Amalgamare bene il tutto e mettere in frigo

Al momento di servire mettere qualche cucchiaiata di crema di mascarpone nei cestini: Decorare con frutta fresca a piacere e spolverizzare il tutto con zucchero a velo.

P.S. lo stesso cestino può essere utilizzato come contenitore per il profiteroles ....

... e buon appetito ...

Le lingue di gatto

... bene .. la Mantovana è pronta per essere mangiata ... e adesso?!??! cosa ne facciamo di quei 4 albumi che rimangono sempre??!?!?! Lo so che la tentazione sarebbe quella di farle scivolare lungo il tubo dell'acquaio ma ... dato che noi massaie siamo parsimoniose ... vediamo di utilizzarle in altro modo .... e quale modo migliore se non preparare le "Lingue di gatto"?!?!?!?!

LINGUE DI GATTO

4 albumi
gr 200 di burro
gr 150 di zucchero a velo
gr 150 di farina
un pizzico di sale

Far ammorbidire il burro. Lavorarlo bene con lo zucchero fino ad ottenere una crema, quindi aggiungere la farina (io uso il mixer da cucina, metto tutto nel boccale e lo lavoro velocemente). Montare a neve gli albumi e aggiungerli delicatamente al composto una cucchiaiata per volta.
Imburrare e infarinare una placca da forno. Prendere una sac a poche con beccuccio liscio e fare dei bastoncini lunghi circa 2,5 cm ben distanziati tra loro. Infornare a 200° C per 6/7 minuti. Una volta freddi toglierli dalla teglia. Si conservano benissimo per più giorni in una scatola di latta.

La Mantovana di Prato dell'Artusi


... quando tra amici il discorso cade sulla colazione, e viene fuori che la mia dolce metà la fa tutte le mattine con dolci fatti in casa immancabilmente il commento " ... ma che viziato che sei ... " non glielo toglie nessuno .... ma quando si scopre poi che "la creatura" la colazione NON SOLO la fa con i dolcetti artigianali ma RIGOROSAMENTE A LETTO .... tutti si girano verso di me e con gli occhi "di fòri" ... come si dice a Prato .... mi fanno: ... A LETTO??!?????! ... e a quel punto qualcuno si immagina la vignetta della povera mogliettina sottomessa al marito servito e riverito come un principe .... beh ... vi posso assicurare che non c'è niente di più falso .... diciamo pure che in verità è LUI, "la creatura", che fa un piacere a me .... dovete sapere infatti che la mia dolce metà ed io condividiamo quasi tutto ... inter e passione per il vino esclusa .... io dico sempre che tra un paio d'anni festeggeremo le nozze d'oro perchè se consideriamo che una coppia solitamente riesce a vedersi solo la sera a cena e al mattino di corsa ... mentre noi viviamo, lavoriamo e addirittura andiamo in palestra insieme .... beh ... fate un pò di conti e poi mi darete ragione .... .. ma torniamo alla colazione ... per me la colazione è sacra ... è l'unico momento della giornata dove faccio mio "l'elogio della lentezza" .... non potrei mai rinunciare al mio caffellatte, le mie fette biscottate, la mia marmellata (ovviamente fatta da me ... ) .. e una buona lettura ... sono capace di stare mezz'ora al tavolo della colazione .... mi piace l'aria fresca che viene da fuori e il silenzio di tomba che regna in casa ... Fabrizio invece è diverso .... si sveglia al mattino ed è un fiume in piena ... mi racconta cosa ha pensato, cosa ha sognato, chi deve chiamare .... quando aspettavo mia figlia si alzava anche lui per la colazione perchè non voleva che mi affaticassi ... beh ... per un pò va bene poi l'ho ringraziato per il gentile pensiero e l'ho rispedito tranquillo in camera con il suo vassoietto della colazione ... contento lui e contentissima io che per almeno mezz'ora al giorno potevo godere di un'atmosfera soft ...
Sapete come si dice in Toscana? "Da Montelupo
si vede Capraia: Iddio fa la gente e poi l'appaia" .. beh ... direi che noi siamo "appaiati" proprio benino .....
e dopo questo ... "un pò di me" .. ecco la ricetta del dolce preferito dalla mia dolce metà .... la mitica Mantovana dell'Artusi" ....

170g. zucchero
170. farina
150 g. burro fuso
50 g. mandorle e pinoli (ma io aumento sempre la dose di almeno il doppio)
1 uovo intero
4 tuorli
1 scorza di limone grattugiata

Montare bene le uova con lo zucchero, unire la farina, poco alla volta, la scorza di limone grattugiata ed infine il burro fuso.
Versare il composto in una teglia di 24 cm di diametro e ricoprire con le mandorle e i pinoli tagliati grossolanamente.
Infornare a 180° per circa 30 minuti.
L'Artusi dice che non dev'essere più alta di un dito e mezzo o due.
Spolverare con zucchero a velo .

Ho un'altra versione di questo dolce leggermente diversa nelle dosi di questo dolce tipico della mia città ma di solito preferisco questa dell'Artusi; in ogni modo .. per informazione, queste sono le dosi:

gr 200 di burro fuso
gr 100 di farina
gr 100 di fecola
2 uova intere
4 tuorli
1/2 bustina di lievito
scorza di limone grattugiata
un pizzico di sale

Stesso procedimento dell'altra ricetta solo che gli albumi qui vanno montati a neve prima di aggiungerli all'impasto.

sabato 20 giugno 2009

Fusilli pachino, pinoli e parmigiano


.... ecco un altro primo freddo ... o meglio ... diciamo .. semitiepido ....
nella sua semplicità è uno dei miei preferiti soprattutto perchè puoi prepararlo in anticipo ma anche all'ultimo momento mentre metti a bollire l'acqua della pasta; pomodori, basilico fresco, pinoli e parmigiano sono gli ingredienti principali .....


Ingredienti per 4 persone: gr 280 di fusilli, gr 300 ca. di pomodorini Pachino (ma vanno benissimo anche i San Marzano rossi), basilico, Parmigiano Reggiano, pinoli, olio extravergine, peperoncino, sale, due spicchi d'aglio.

Qualche ora prima di cuocere la pasta (va benissimo anche la sera prima per il pranzo) preparare il condimento; tagliare i pomodori a spicchi e metterli in una zuppiera insieme agli spicchi d'aglio schiacciati, il peperoncino sbriciolato, il basilico stracciato con le mani (per mantenerne il profumo), una bella manciata di pinoli. Condire con olio e sale e mettere in frigo a riposare. Mentre la pasta cuoce tagliare il Parmigiano a scaglie; una volta cotta, scolarla bene e condirla con il condimento preparato (eventualmente togliere gli spicchi d'aglio). Aggiungere il Parmigiano a scaglie, mescolare bene e servire subito.

... buon appetito ...

domenica 14 giugno 2009

Torta caprese al cioccolato

... oggi è stata decisamente giornata di revival culinari .... dopo aver rispolverato i tortiglioni ai sapori dell'orto ho pensato bene di rispolverare anche questa buonissima ricetta di torta caprese .... purtroppo non ricordo bene chi la postò a suo tempo sul forum di CucinaIt ricordo solo che ci teneva moltissimo ... ne sono poi passate innumerevoli versioni, quella di Lydia, quella di Elisabetta tutte ugualmente buone ... perchè non c'è niente da fare .. la caprese ... è troppo buona ....
p.s. .. ovviamente non mancherò di riportare il nome dell'autrice qualora mi dovesse tornare in mente ... ho cercato anche tra i miei tremila fogliolini sparsi per casa ma al momento niente da fare ....

TORTA CAPRESE AL CIOCCOLATO

200 gr zucchero, 250 gr cioccolata fondente, 200 gr mandorle, 200 gr burro, 5 uova, 1 cucchiaio di farina, 1 cucchiaio di fecola, 1 punta di cucchiaio di lievito, sale un pizzico.
Tritare le mandorle con lo zucchero fino a ridurle finissime. Sciogliere a bagnomaria il cioccolato con il burro, farlo intiepidire quindi aggiungerlo alla polvere di mandorle; unire i tuorli delle uova e mescolare bene il tutto. Aggiungere infine la farina e la fecola setacciati insieme al lievito. Montare a neve gli albumi e unirli al composto con molta delicatezza. Mettere in una teglia imburrata e infarinata del diametro cm 26. Infornare in forno già caldo per 15 min a 180° e per 40 min a 160°.
Una volta fredda spolverizzarla con zucchero a velo e servirla magari accompagnata con crema inglese o panna ... anche se a me piace semplicemente così ....
Si consiglia di prepararla un giorno prima del consumo in quanto ne guadagna decisamente il sapore ...

.... buon appetito ...

Tortiglioni ai sapori dell'orto


... ci sono ricette che sperimenti con successo, le proponi con una certa frequenza per un determinato periodo di tempo e poi le lasci lì per un pò .... e piano finiscono nel dimenticatoio .... poi un bel giorno metti mano ai tuoi tremila fogli e fogliolini che hai sparsi per casa e la ricetta schizza fuori quasi volesse dirti ... " .. e io?!?!?!?!? ma .... TI SEI DIMENTICATA DI ME?!?!?!?!?!"
... poveri "Tortiglioni ai sapori dell'orto" .... avete proprio ragione .... siete buonissimi e io mi ero dimenticata di voi .... e per rimediare ... oggi vi ho portati a tavola ... e vi faccio approdare anche qui sul web .....
TORTIGLIONI AI SAPORI DELL'ORTO

Ingredienti per 4 persone:

gr 400 di tortiglioni
1 peperone rosso
1 peperone giallo
1 peperone verde
1 melanzana
una manciata di olive nere
una manciata di olive verdi
1/2 cipolla
1 mozzarella da gr 125
1 mazzetto di basilico
olio - burro
brodo vegetale
sale

Tritare la cipolla e farla appassire dolcemente in un largo tegame con olio e burro. Nel frattempo togliere i semi ai peperoni e tagliarli a dadi; fare lo stesso con la melanzana e aggiungerli alla cipolla. Mettere anche il basilico spezzettato grossolanamente e portare a cottura le verdure aggiungendo gradualmente il brodo caldo. Verso fine cottura aggiungere anche le olive, potete sceglierle se denocciolarle e tagliarle a rondelle o lasciarle intere (io ho scelto quest'ultima soluzione). Nel frattempo lessare la pasta e scolarla bene al dente; unirle al sugo di verdure, mescolare bene quindi unire la mozzarella precedentemente tagliata a dadini. Farla sciogliere velocemente e portare in tavola. Servire caldissimo.
... e buon appetito ....

sabato 13 giugno 2009

La panzanella

"... ma guarda intorno a te che doni ti hanno fatto ti hanno inventato il mare tu dici: "Non ho niente" ti sembra niente il sole la vita, l'amore."

.... stasera stavo preparando la panzanella e canticchiavo questa canzone .... arrivata a questa strofa ho trovato una curiosa analogia con il piatto che stavo preparando, la Panzanella, un piatto che si prepara praticamente con niente .... immaginate la scena .... campagna toscana .... al tramonto .... uno sfondo da favola, una tavola sotto al portico con una bella tovaglia a quadri bianchi e rossi e magari un bel fiasco di vino al centro .... il frigo è vuoto però .... solo un poco di pane secco nella dispensa .... basta andare nell'orto, cogliere qualche profumatissimo pomodoro .... chissà perchè sul far della sera i profumi si amplificano... forse per preparare l'atmosfera per le lucciole? ... qualche cetriolo, un paio di cipollotti e un bel mazzetto di basilico ... e poi c'è quel profumatissimo pane toscano cotto a legna ... e dell'olio? .. ne vogliamo parlare? Senza dimenticare l'immancabile botticella dove ogni contadino che si rispetti custodisce gelosamente la "madre" per fare l'aceto .... una bella manciata di capperi e la panzanella è subito pronta ...
... allora rifletti e cominci a canticchiare ... "... tu dici non ho niente .. ti sembra niente il pane .... un pò d'olio .. l'aceto ...."

LA PANZANELLA

Pane raffermo rigorosamente toscano e cotto a legna
Pomodori rossi
Cipollotti freschi o cipolla di Tropea
Cetrioli
Basilico
Capperi
Olio e Aceto
Sale, pepe.

Tagliare il pane a fette grossolane e metterle a bagno in una scodella con acqua fredda addizionata con un poco di aceto. Far ammorbidire il pane, quindi strizzarlo con le mani e sbriciolarlo badando bene di eliminare l'acqua in eccesso; ho letto da alcune parti di togliere la crosta al pane .... io non sono d'accordo, trovo che dia una certa "rusticità" al piatto, altrimenti si rischierebbe di trovarsi con una "pappetta". Tagliare il pomodoro a dadi, il cetriolo a fette e la cipolla ad anelli; a proposito di quest'ultima alcuni consigliano di metterla a bagno in acqua e aceto per un'oretta per toglierne quel "pizzichino" ma se i cipollotti sono freschi questo passaggio si può omettere tranquillamente. In una insalatiera mettere tutti gli ingredienti, aggiungere il basilico stracciato grossolanamente con le mani (per mantenerne il profumo), i capperi e condire il tutto con olio, una spruzzata di aceto, sale e pepe. Tenerla in frigo per almeno un'oretta.

... e ancora una volta ... buon appetito ....

Risotto giallo alla salsiccia


.... sì lo so che il risotto con la salsiccia non è il massimo dei piatti estivi ma come recita una famosissima pubblicità ... "il natale quando arriva arriva" ... e quindi ... quando si sfoglia un libro di cucina e ci si imbatte in una ricetta così .. e magari si hanno in frigo un paio di salsiccie che sono sopravvissute ad una bella grigliata e che aspettano solo una degna sepoltura ... mica posso mettermi a fare la danza della pioggia proprio ora che l'estate sembra finalmente essere arrivata solo per provare questo risottino? .... e direi che ne è valsa proprio la pena ....

RISOTTO GIALLO ALLA SALSICCIA

gr 350 di riso Carnaroli
2 salsiccie fresce
2 bustine di zafferano
brodo di carne
una cipolla piccola
vino bianco
una bella noce di burro
olio
sale
parmigiano

Tritare la cipolla e sbriciolare le salsiccie. In un tegame mettere qualche cucchiaio di olio e fare appassire dolcemente la cipolla tritata. Aggiungere la salsiccia sbriciolata e farla cuocere per 5 minuti a fuoco vivace mescolando spesso perchè non si attacchi al fondo. Aggiungere mezzo bicchiere di vino bianco e farlo evaporare. Aggiungere il riso e farlo tostare per un paio di minuti; portarlo a cottura aggiungendo a mano a mano il brodo caldo. Un paio di minuti prima della cottura completa aggiungere lo zafferano precedentemente sciolto in un poco di brodo caldo. A cottura ultimata spengere il fuoco, aggiungere il burro e il parmigiano, mescolare bene e far riposare a tegame coperto per due minuti. Servire caldissimo.
... buon appetito .....

venerdì 12 giugno 2009

Fusilli tonno e cannellini


... nella mia carrellata di primi piatti freschi non può certo mancare questa sfiziosissima tonno e cannellini; in realtà gli ingredienti sono qualcuno in più e comunque estremamente personalizzabili nella varietà e nella quantità; ad es. se la preparo per mia figlia ometto la cipolla perchè a lei non piace, se però la preparo per mio marito devo prevederne dose doppia .... anche il formato della pasta da utilizzare è molto personalizzabile ... io ho usato i fusilli bucati della Granoro ma vanno benissimo le ruote, le pipe rigate, le conchiglie .... è piacevole addendare un chicco di pasta e trovarci all'interno un pò del condimento, quasi una piccola perla nell'ostrica .... in ogni modo gli ingredienti di base sono quelli che seguono ... a voi la scelta delle quantità .....

FUSILLI TONNO E CANNELLINI
per 3/4 persone
gr 250 ca. di pasta corta di un formato a piacere
gr 300 ca. di pomodori rossi San Marzano o mini San Marzano, Pachino o Datterino
un barattolo medio di fagioli cannellini già lessati
una confezione di tonno da gr 300
una cipolla di Tropea
un mazzetto di basilico
sale - pepe - olio.

Come al solito .... Lessare la pasta lasciandola bene al dente, e farla freddare nel modo che preferite, o con il veloce "getto d'acqua fredda" oppure condirla con un poco di olio e allargarla su di un vassoio per farla freddare. In una insalatiera riunire i pomodori tagliati a pezzetti, il tonno ben sgocciolato dall'olio e tagliato a pezzetti, i fagioli cannellini anch'essi ben sgocciolati dal liquido di conservazione, la cipolla tagliata a dadini e il basilico STRACCIATO CON LE MANI: Unire la pasta ormai fredda, condirla con il sale, l'olio e il pepe e tenerla in frigo per qualche ora.
... e buon appetito ....

mercoledì 10 giugno 2009

Fusilli zucchine e gamberetti


... terminiamo ... solo per stasera però ... questa carrellata di paste fredde con quest'altra variante "svuota-frigo";






FUSILLI ZUCCHINE E GAMBERETTI


pasta tipo fusilli (ma vanno benissimo anche le ruote, le farfalle o le pipe rigate ad. esempio)
due zucchine
una bella manciata di gamberetti
pomodori San Marzano rossi o pachino
mais
basilico
maionese (facoltativa)
sale, olio e pepe nero
Lessare la pasta lasciandola bene al dente, e farla freddare nel modo che preferite, o con il veloce "getto d'acqua fredda" oppure condirla con un poco di olio e allargarla su di un vassoio per farla freddare. Lessare le zucchine lasciandole bene al dente e una volta fredde tagliarle a dadini. Lessare in acqua salata i gamberetti per pochi minuti. In una insalatiera riunire i pomodori tagliati a pezzetti, le zucchine a dadi, i gamberetti, il mais e il basilico STRACCIATO CON LE MANI: Unire la pasta ormai fredda, condirla con il sale, l'olio e il pepe e tenerla in frigo per qualche ora. Al momento di servirla, se piace, condirla con un paio di cucchiai di maionese preferibilmente di quella allo yogurth.

e ancora una volta buon appetito ....

.... colore, colore colore!!!!!


... colore colore colore ... è l'imperativo della tavola estiva ... non importa che le ricette siano più o meno elaborate, l'importante è che siano colorate, allegre, piene di sole .... è così che una semplicissima insalata mista diventa un piatto unico, come dice sempre mia figlia ... ALTISSIMO .... come questa insalata ... foglie di lattuga intere a fare da letto ... a proposito ... qualcuno riesce a spiegarmi il perchè mia figlia è capace di mangiarsi un cesto di insalata a foglie intere e fa storie per un piattino della STESSA insalata se la spezzetto e la condisco nell'insalatiera?!??!!?!?!?
insomma .. dicevamo

.... foglie intere di cuori di lattuga, pomodori rossi, uova sode, mozzarella fior di latte freschissima, foglie di basilico spezzettate ... sale e un filo di ottimo olio toscano .....

ci sarebbero state bene anche delle belle olive nere e una bella macinata di pepe nero ma la mia padroncina non ha gradito .....
e come al solito ...
buon appetito

lunedì 8 giugno 2009

un sacco di premi ....

... sono quelli che la cara Rosetta ha pensato di regalarmi ...... io non posso fare altro che ringraziarla con "due belli baci sulle guance" e girarla agli altri blogghisti ...... o bloggomani??!?!?!?!?!



allora ... questo premio lo giro alla
Maurina che è stata veramente troppo carina regalandomi dopo pochi giorni di vita del mio blog un bel premio di benvenuto .....










... l'Oscar dei blog va invece a ...... e chevelodicoafare??!?!?!?!?!? Alla nostra Paoletta no??!?!?!?!! .. il suo è veramente un blog da Oscar .....









... questo invece va al nostro Jacopo ..... se oggi ho un blog la colpa è sua che mi ha letteralmente conquistato con quel suo bellissimo ed esilarante post sui bloggomani ....





adesso ... ragazzuole ... PER FAVORE non fate le invidiose ma a Jacopo giro anche questo ... per un fatto puramente estetico .... trovo che questo cappellone da chef si sposi DIVINAMENTE con quella bella divisa bianca con cui si pavoneggia nel profilo di FB ..... :-DDD




... anche per questo non ho dubbi ..... questo va alla nostra Pinella ... ho appena visto su FB la foto di una mattonella al cioccolato che solo al pensiero mi ha fatto ingrassare di un paio di chili ... :-DDD













per la mia amica Laura de "L'Antro dell'Alchimista"..... beh .. il Best Food blog è doveroso .....







per Rosemarie e il suo blog appena nato .....












alla dolcissima Ornella di "Ammodomio" ... un abbraccione .....












a Giovanna di Lost in Kitchen ... un blog che trovo veramente elegante .... come questa foto ....








e dulcis in fundo ..... il premio SORRISO va a tutti i miei compagni di blog .... nessuno escluso ......







sabato 30 maggio 2009

Carbonara di zucchine

.... ho sempre avuto una particolare predilezione per la pasta alla carbonara .... figurarsi che ... "nel mezzo di mia vita appena trascorsa" (all'incirca una ventina di anni fa) passai un periodo in cui spesso e volentieri mi capitava, nel bel mezzo della notte, di svegliarmi e di non riuscire più a dormire .... allora, mentre tutti dormivano, scendevo in cucina e cominciavo a prepararmi o un paio di uova al pomodoro oppure un bel piatto di pasta alla carbonara .... a pensarci oggi mi dò della deficiente ma vi assicuro che trovarsi da soli, in totale silenzio, al tavolo di cucina con un bel piatto di pasta fumante, alle due della notte ... beh ... provate e poi mi direte ..... La versione che vi propongo è una versione vegetariana preparata appunto con le zucchine ... mio padre dice sempre "sale metticcìne 'na visazza ... conzala come vòi sempre cucuzza" (traduzione: alla zucchina metti quanto sale vuoi, condiscila come vuoi, sempre zucchina resta .. nel senso che è un ortaggio che non sa di niente ... ) ma vi assicuro che questa versione di carbonara è veramente sfiziosa .....

CARBONARA DI ZUCCHINE

per 4 persone
gr 400 di spaghetti
4 zucchine possibilmente del tipo con il fiore
3 uova
2 cucchiai di parmigiano (o di pecorino)
burro
olio, sale, pepe
prezzemolo, aglio

Lavare le zucchine e tagliarle a fiammifero. In una capiente padella che possa contenere anche la pasta mettere qualche cucchiaio di olio e uno spicchio di aglio schiacciato, appena l'aglio prende colore toglierlo dalla padella e aggiungere le zucchine. Farle cuocere a fuoco dolce per circa 15/20 minuti o comunque fino a che sono tenere. Salare, pepare e aggiungere una bella manciata di prezzemolo tritato. Nel frattempo sbattere le uova in una ciotola con un pizzico di sale, quindi aggiungere il parmigiano e mescolare bene. Mettere a cuocere la pasta; scolarla bene al dente e unirla alle zucchine. Amalgamare bene il tutto aggiungendo una bella noce di burro e aiutandosi con qualche cucchiaio di acqua di cottura della pasta. A fuoco spento aggiungere nella padella la crema di uova, mescolare bene in modo da far rapprendere leggermente le uova e servire subito.

.... buon appetito ...

Muffins con gocce di cioccolato


... stamattina entrando in cucina sono stata pervasa da un piacevolissimo profumo di burro e vaniglia ..... no, non sto parlando di una nuova profumazione di Air Wick ma semplicemente del profumo che lasciavano i muffins che avevo preparato ierisera .... se tutti noi prendessimo l'abitudine di infornare qualcosa di dolce prima di andare a dormire sicuramente in nostro risveglio sarebbe decisamente più .... soft ... forse di gran lunga lo sarebbe un pò meno la nostra forma fisica ma .... questo è un altro problema .....
La ricetta che segue è uno dei tanti ricordi che ci ha lasciato Alda, una carissima amica del forum di CucinaIt purtroppo scomparsa qualche anno fa .... il suo ricordo è e rimarrà vivo sempre dentro di noi non solo per le sue meravigliose ricette ma soprattutto per la grande umanità e la disponibilità che ha sempre dimostrato nei confronti di tutti ....

MUFFINS CON GOCCE DI CIOCCOLATO

per 22 pezzi circa (calcolati usando le cartine diametro 5 cm in fondo)
Ingredienti:
gr 250 di burro
gr 250 di zucchero
gr 300 di farina
4 uova
1/2 bustina di lievito
aroma di vaniglia
un pizzico di sale
gr 150 di gocce di cioccolato o cioccolato a pezzi

Battere a crema il burro a crema con lo zucchero, aggiungere il pizzico di sale, la farina, la vaniglia e il lievito. Amalgamare bene il tutto quindi aggiungere le uova una alla volta. Tutta l' operazione si può fare tranquillamente usando il robot da cucina con le lame d'acciaio. Aggiungere al composto il cioccolato, amalgamare bene quindi mettere una bella cucchiaiata di composto nelle cartine. Per evitare che i muffins si sformino in cottura si possono mettere le cartine o dentro uno stampo da muffins (io ne ho uno bellissimo da 12) oppure usando le monoporzioni della Cuki, quelle da budino. Infornare a 180° per circa 20 minuti. Una volta freddi spolverizzarli con abbondante zucchero a velo.
.... e buon appetito .....

venerdì 29 maggio 2009

Pasta con le sarde

... come tutte le bambine di questo mondo anch'io da piccola sognavo il mio principe azzurro ... alto, forte e con gli occhi azzurri .. ovviamente ....
beh ... posso dire che sono stata ABBASTANZA accontentata ..... la mia dolce metà (.. o vista la stazza .... forse è meglio dire IL MIO DOPPIO?!??!) è alto ... forte ... non ha gli occhi azzurri però è decisamente un principe azzurro .... anzi ... NERAZZURRO
... chissà .... forse all'ufficio smistamento dei sogni l'impiegato è un simpatizzante interista??!??!
.... comunque sia .... la mia casa è tappezzata di nerazzurro, dovunque ti giri trovi qualcosa di questo bicolore .... sciarpe, magliette cappellini, palloni ... per non parlare di libri riviste e & C. ..... anche la televisione .... in questa epoca di grandi innovazioni tecnologiche ..... continua a ricevere solamente 2 CANALI ... il 232 (Inter Channel) ... e SALTUARIAMENTE ... il 201 etc dove vengono trasmesse le partite ....
tutto questo per introdurre un primo piatto che ho pensato bene di preparare per l'ennesimo scudetto vinto .... è un piatto della tradizione siciliana che solitamente si prepara da marzo a settembre quando è possibile trovare nei campi il finocchio selvatico, ingrediente indispensabile per la preparazione di questo piatto. Ho trovato il finocchio selvatico anche all'Esselunga ma che vi devo dire ..... niente a che vedere con il profumo del finocchietto dei nostri campi .... altro ingrediente indispensabile sono le sarde, da non confondersi con le acciughe, e poi uva passolina, pinoli, zafferano, cipolla e acciughe salate ....

PASTA CON LE SARDE

Per 4 persone: 500 gr di sarde fresche, 500 gr di bucatini, 500 gr di finocchietto selvatico, 1 cipolla, 3/4 acciughe salate, 50 gr di uva passolina 50 gr di pinoli, una bustina di zafferano, olio, sale e pepe, mollica di pane raffermo.
Lessare per una ventina di minuti i finocchietti in acqua salata, scolarli e tritarli. Tenere da parte l’acqua. Pulire ed eviscerare con cura le sarde, sciaquarle bene sotto l'acqua corrente quindi tagliarle a pezzetti e tenerle da parte. Ammorbidire l'uvetta tenendola a bagno nell'acqua tiepida. In una pentola preferibilmente di coccio versare 3 cucchai d'olio e far soffriggere la cipolla tritata per un paio di minuti badando bene che non prenda colore. Unire i pinoli, l'uvetta e le acciughe e far cuocere fino a che le acciughe si saranno sciolte e gli ingredienti ben amalgamati; unire le sare e continuare la cottura fino a che la polpa sarà tenera. Aggiungere il finocchietto lessato e irrorare il tutto con 2 dl dell'acqua di cottura dei finocchietti in cui sarà stato sciolto lo zafferano, quindi far cuocere per altri 5 minuti, Al termine regolare di sale e di pepe. Cuocere i bucatini nell'acqua di cottura del finocchietto (eventualmente aggiungere altra acqua); scolarli bene al dente, versarli nel tegame del sugo, amalgamare bene il tutto e spolverizzare il tutto con abbondante mollica di pane precedentemente tostata con due cucchiai d'olio.

sabato 23 maggio 2009

Paccheri con calamari e melanzane trifolate

... stamattina mi sono svegliata con la vena creativa ..... avevo preso dei calamari per un primo .... avevo una bella melanzana in frigo, una bella pianta di basilico sul terrazzo e dei bei pomodorini mini San Marzano che mettevano allegria solo a guardarli ... tempo fa avevo realizzato una ricetta presa dal Gambero Rosso che prevedeva l'unione del pescespada con una mousse di melanzane .. molto buona però avevo voglia di staccare decisamente i due sapori, quello del pesce e quello della melanzana ... ne è venuta fuori questa ricettina veramente molto sfiziosa ....

PACCHERI CON CALAMARI E MELANZANE TRIFOLATE

gr 300 di pasta tipo paccheri (chiamati anche mezze maniche)
gr 300 di calamari già puliti
10/12 pomodorini tipo mini San Marzano
qualche filetto di acciuga
una bella melanzana
vino bianco q.b.
aglio
prezzemolo tritato
pinoli
basilico
olio sale peperoncino

Lavare la melanzana e tagliarla a quadrotti; personalmente ometto la procedura di spurgatura sotto sale perchè trovo che le melanzane "moderne" non ne abbiano più bisogno. In una padella mettere un poco di olio (tenete presente che le melanzane tendono ad assorbirne molto), uno spicchio d'aglio schiacciato, un peperoncino a pezzetti e un poco di prezzemolo tritato; far dorare l'aglio molto dolcemente quindi unire le melanzane. Regolare di sale e portarle a cottura aggiungendo a mano a mano un poco di acqua calda qualora la melanzana dovesse asciugarsi troppo. Tagliare i calamari ad anelli e i pomodorini a metà. In una padella che possa contenere anche la pasta mettere un poco di olio, uno spicchio d'aglio schiacciato, un trito di prezzemolo e qualche filetto d'acciuga; appena le acciughe si saranno sciolte aggiungere i calamari, spruzzare con un poco di vino bianco e farlo sfumare. Aggiungere i pomodorini e portare a cottura. Nel frattempo mettere a cuocere la pasta; tirarla bene al dente e farle terminare la cottura nella padella dei calamari.
Preparazione del piatto: aiutandosi con un coppapasta mettere nel piatto un poco di melanzane. Disporre una porzione di pasta accanto e condire con una manciatina di pinoli e del basilico RIGOROSAMENTE spezzato con le mani per mantenerne il profumo.

... e buon appetito ...

domenica 17 maggio 2009

Semifreddo al Pan di Stelle

.. gira su internet una ricetta chiamata "Tiramisù al Pan di Stelle" ... ora ... definirla Tiramisù è un pò un rischio in quanto del VERO Tiramisù ha in comune solo l'ingrediente principale, il mascarpone .... indipendentemente dal nome comunque è un dolce molto buono che piacerà sicuramente anche ai bambini quindi io l'ho ribattezzato "Semifreddo al Pan di Stelle" e ho apportato qualche leggera modifica alla versione originale; questa prevede infatti l'uso della panna che io ho sostituito con gli albumi montati a neve in quanto l'unione mascarpone e Nutella mi sembrava già sufficientemente goduriosa .....

SEMIFREDDO AL PAN DI STELLE


gr 500 di mascarpone
un pacco di pan di stelle
4 albumi montati a neve con un cucchiaio di zucchero
latte per inzuppare i biscotti
7 cucchiai di nutella

Lavorare il mascarpone con la nutella fino ad amalgamare bene il tutto; montare gli albumi a neve con il cucchiaio di zucchero e aggiungerli con grande delicatezza alla crema di mascarpone. In una terrina alternare strati di crema di mascarpone e nutella a strati di biscotti Pan di Stelle inzuppati nel latte e terminare con una bella spolverata di cacao amaro. Tenere in frigo fino al momento di consumarlo.
Secondo me potrebbe essere buono anche tenuto in freezer e passato in frigo per un paio d'ore prima del consumo tipo semifreddo; la prossima volta farò la prova .....

giovedì 14 maggio 2009

Zucchine trifolate


... sarò sincera .... quando mi metto a girovagare per i vari blog delle mie amiche ... Pinella ... Paoletta ... Laura .... solo per citarne qualcuna .. non me ne vogliano le altre ma l'elenco sarebbe veramente troppo lungo .... mi rendo conto che i veri cuochi ... I VERI CHEF A 5 STELLE .... non sono nei ristoranti ma nelle case .... quella di stasera è una ricettina semplice semplice per un contorno ma vi assicuro che è veramente molto stuzzicante ... per realizzarla servono le zucchine con il fiore, quelle di colore verde chiaro che qui da noi vengono chiamate zucchine fiorentine. E' un contorno che si sposa bene con la carne bianca (ad es. stasera le ho servite come contorno ai filetti di pollo al vino bianco e salvia) ma vanno benissimo anche accompagnate a semplici uova al tegamino ....
ZUCCHINE TRIFOLATE

per 4 persone:
1 kg di zucchine verdi con il fiore
un mazzetto di prezzemolo

dado vegetale
olio
2 spicchi d'aglio

sale.
A piacere: parmigiano grattugiato.
Spuntare le zucchine, lavarle e tagliarle a tocchetti di medie dimensioni. In una padella soffriggere dolcemente gli spicchi d'aglio schiacciati e un trito di prezzemolo; unire le zucchine appena lavate. Aggiungere il dado sciolto in poca acqua calda e portare a cottura dolcemente badando bene di aggiungere eventualmente un poco di acqua qualora le zucchine dovessero asciugare troppo. Non serve aggiungere molta acqua perchè se le zucchine sono fresche e tenere la cottura non è molto lunga. Regolare di sale e a fine cottura aggiungere del prezzemolo tritato. A piacere è possibile servire questo contorno con una bella spolverata di parmigiano grattugiato al momento.

giovedì 7 maggio 2009

I Vermini ... ovvero .... gli Spaetzle


.... mia figlia, Valentina 9 anni, è senza ombra di dubbio la mia critica gastronomica più severa .... ogni volta che preparo un piatto lo guarda con aria sospettosa e comincia la vivisezione .. odore ... colore .. presentazione ... assaggio ... dopo attenta e scrupolosa riflessione ecco il verdetto ....
BASSISSIMO - SI PUO' MANGIARE - BUONO - ALTISSIMO
queste sono le sue stelle .... un piatto da un stella è definito BASSISSIMO, il quattro stelle merita l'appellativo di ALTISSIMO .....
C'è poi un piatto che merita il 5 stelle .... gli spaetzle da lei ribattezzati "i vermini" per la loro forma curiosa ..... inutile dirvi che gli aneddoti derivati da questo "ribattezzamento" del piatto non si contano più ....
L'altro giorno vado a riprenderla alla lezione di catechismo e appena uscita dalla classe mi fa: "mamma, la catechista ti vuole chiedere una cosa ... " incuriosita mi siedo e attendo ....
arriva la catechista, la signora Eleonora, mi saluta affabile come sempre e mi dice: "signora .. lei deve proprio togliermi una curiosità ..... ma ... mi dica .... COSA SONO I VERMINI?!?!?!?!?" .... potete immaginare le risate che si sono fatte lei e le altre signore che nel frattempo si erano avvicinate ....
per non parlare di quando invita le sue amichette a casa .... "mamma mamma ..... oggi viene a casa la Giulia ..... prepari i vermini vero??!?!!?!?" ... e le poverette arrivano a casa non si sa se più timorose o più incuriosite ......
comunque sia, a parte gli scherzi, è una ricetta molto versatile che si presta a varie interpretazioni e personalizzazioni .... mia figlia preferisce la versione agli spinaci con il prosciutto cotto mentre mio marito li preferisce con le zucchine al posto degli spianci e gamberi saltati al posto del prosciutto ....
e adesso .. la ricetta ... ho imparato a prepararli grazie a Marina Braito di CucinaIt ma adesso per quanto riguarda le dosi vado abbastanza "ad occhio" ....

I VERMINI
per 3/4 persone

gr 200 di spinaci surgelati
2 uova
gr 200 di farina
una manciata di parmigiano
latte q.b.
sale
Per condire: burro, prosciutto cotto a dadini. A piacere: panna fresca.

Lessare brevemente gli spinaci. Nel frullatore mettere gli spinaci, la farina, le uova e il parmigiano; aggiungere il latte quando basta per ottenere un impasto "colloso" quasi della densità del miele. Salare a piacere e mettere in frigo a riposare per qualche ora. Ad esempio prepararli la mattina per il pranzo o il primo pomeriggio per la sera.
Per la cottura: procurarsi l'apposita grattugia per gli spaetzle; mettere a bollire l'acqua in una pentola e versarvi il composto facendolo passare dalla grattugia. Si otterranno così "i vermini"; appena vengono a galla scolarli e passarli nella padella dove avrete fatto saltare nel burro il prosciutto cotto tagliato a dadini. Per una versione ancora più golosa sostituire parte del burro con panna liquida e mantecare il tutto. Servire caldissimi.

mercoledì 6 maggio 2009

Grazie Maurina!!!!!!!!!!!!!!




... ringrazio di vero cuore la mia amica Maurina per la fiducia dimostratami regalandomi questo premio ... il mio blog è veramente troppo giovane per meritare riconoscimenti o premi quindi lo considero un incentivo per farlo crescere e migliorare sempre di più ... prometto SOLENNEMENTE che farò il possibile .....
Le indicazioni sono di girarlo ad altri 6 blog. Bene, ecco qui le mie scelte :

lunedì 4 maggio 2009

Le pesche di Prato ... un sogno che si realizza ...


... tre sono le ricette che mi hanno tenuta sveglia la notte ... la prima è quella dei croissants francesi .. che sono riuscita a riprodurre con buoni risultati ... la seconda è quella delle sfogliatelle ricce ... ma direi che è un'impresa very impossible ... e l'altra ... è la riproduzione delle mitiche pesche di Prato della pasticceria Nuovo Mondo ....
per descrivere la bellezza di questa pasticceria ma soprattutto la disponibilità del suo proprietario non me ne vorrete se riporto un mio intervento fatto su CucinaIt tanto tempo fa quando mi vennero appunto chieste informazioni sulla pasticceria ...

"... dovete sapere che io conosco molto bene la pasticceria di Paolo Sacchetti, è una delle mie preferite in assoluto ... il locale non è grandissimo ma vi assicuro che è un tripudio di colori, di profumi, di sapori, di piccoli capolavori di architettura pasticcera .. adesso in Prato in molti hanno seguito le sue orme ma quando Sacchetti aprì la sua pasticceria in Via Garibaldi (una delle strade principali del centro storico) la sua pasticceria mignon e le sue monoporzioni erano veramente una novità ... e pensate che lui non è neppure figlio d'arte ... in realtà è originario di un paese vicino e si è avvicinato alla pasticceria per pura passione e con grandissima umiltà fino a diventare uno dei più apprezzati pasticceri italiani. Passare davanti alla sua pasticceria e non fermarsi a prendere un cremino caldo al pomeriggio è come andare a Roma e non vedere il Colosseo ... e poi ci sono le Pesche di Prato ..... un dolce di antica tradizione a cui Sacchetti ha dedicato un intero libro ... dovete sapere che in molti fanno le pesche, le potete trovare anche nei bar di periferia .. sono grosse paste bagnate in un liquido simil-alkermes e tenute insieme da una cucchiaiata di crema ... vi dirò ... lo standard che si trova a giro è un prodotto molto dozzinale .... tranne le Pesche del Sacchetti .. le sue pesche sono piccole, inzuppate con l'alkermes (quello vero dell'Officina di Santa Maria Novella) piene di morbida crema al centro e rotolate nello zucchero semolato ... solo a pensarci ......... mmmm .. che gola .... ma torniamo al libro ... allora .. una mattina, poco prima della presentazione ufficiale del libro, mi fermo in pasticceria con mio marito e cosa vedono i miei occhi?!?!? ... un libro dedicato alle mitiche Pesche!!! ... IO DOVEVO AVERE QUEL LIBRO!!! ... a quel punto mio marito chiama Paolo e chiede se è in vendita .. lui molto gentilmente mi spiega che il libro dovrà essere presentato di là a breve e che sarebbe stato disponibile successivamente alla presentazione ... da quel giorno ... più o meno un giorno sì e l'altro anche ... mio marito ogni volta che si fermava in pasticceria non mancava di chiedere notizie sulla sua uscita nelle librerie ... mancavano pochi giorni a San Valentino e sapeva che sarebbe stato un regalo graditissimo ... insomma quella mattina si ferma in pasticceria per l'ennesima volta e dopo una bella chiacchierata con Paolo e sua moglie (Edy) chiede nuovamente notizie del libro che ancora non usciva .. a quel punto Paolo va nel laboratorio, torna con una copia e gli dice "ho visto che sei veramente un grande estimatore di queste pesche e la cosa mi fa veramente piacere ... ne ho qui solo qualche copia per me ma ho deciso di dartene una ...." Il prezzo? "niente .... prendilo ... te la regalo proprio per la passione che mi hai dimostrato ....." Mio marito è rimasto veramente senza parole .... e io con lui ... adesso questo libro occupa un posto d'onore nella mia libreria accanto ad un altro libro "Come Musica" di un altro grande pasticcere pratese, Luca Mannori, uno dei creatori della mitica "Setteveli" ...

Ecco ... con questo episodio penso di avervi reso l'idea di che bella persona sia Paolo Sacchetti .. sempre disponibile, sorridente ma soprattutto una persona molto ma molto semplice ...."
e questa è la ricetta ....
LE PESCHE DI PRATO
Pasta brioche:
kg 1,100 di farina 0
gr 240 di zucchero
gr 140 di burro morbido
10 uova
gr 35 di lievito di birra
i semi di una bacca di vaniglia
gr 40 di miele d'acacia
gr 70 di acqua naturale
un pizzico di sale
Primo impasto: Mettere nell'impastatrice 450 gr di farina, gr 60 di zucchero, il lievito, gr 60 di burro e l'acqua. Impastare fino a quando il composto non risulterà liscio ed elastico. Fare lievitare fino a che l'impasto non sarà triplicato di volume (circa un'ora e mezza).
Secondo impasto: Trascorso questo tempo mettere nell'impastatrice il resto degli ingredienti, aggiungere il primo impasto e lavorare bene fino a che non sia di nuovo liscio ed elastico. Lasciar lievitare a temperatura ambiente (ideale 27°) fino a raddoppiare il volume (circa 90 minuti), quindi utilizzare.
Pezzatura: pesare 100 gr di pasta brioche, fare un filoncino e lavorarlo con le mani. Preparare delle palline della grandezza di una noce (circa gr 20 gr ciascuno) e metterle in una teglia a lievitare.
Cottura: cuocere in forno a 220°/230° per 6/7 minuti.

Crema pasticcera:

Latte fresco intero gr 350
Panna gr 150
Zucchero gr 140
Farina gr 40
6 tuorli d'uovo
un pizzico di sale
un baccello di vaniglia
una scorza di limone.
La sera precedente unire il latte e la panna e insaporirla con la polpa del baccello di vaniglia e la scorza di limone; farlo riposare in frigo. Al mattino setacciare la farina con metà zucchero e il sale. Scaldare il latte e aggiungere il resto dello zucchero; quando il composto è caldo versarne gr 100 sulla farina e mescolare bene. Aggiungere i tuorli d'uovo e montare bene il tutto fino a far sciogliere lo zucchero. Versare il latte rimanente filtrandolo per eliminare la scorza di limone e il baccello di vaniglia: Rimettere la crema sul fuoco e farla addensare.
Per la bagna:
zucchero gr 120
acqua gr 80
alchermes gr 60
Unire l'acqua e lo zucchero nella casseruola e portarla a bollore. Spengere appena lo zucchero si è sciolto, lasciarla intiepidire e unire l'alchermes.
Assemblaggio delle pesche: Bucare le palline di pasta con la punta di un coltello e inzupparle bene nella bagna. Con una sac a poche riempire di crema il buco della pallina lasciando che un poco di crema fuoriesca. Procedere con tutte le palline quindi accoppiarle a due a due. Rotolare la pesca ottenuta nello zucchero semolato e accomodarle in un pirottino di carta.
Decorare con uno spicchio di arancia candita e una fogliolina di menta.


questa la ricetta originale del grande maestro Paolo Sacchetti ... qui di seguito riporto le mie considerazioni:

  • la farina: ho usato quella del Molino Vigevano per pizze soffici compreso il lievito incluso nella confezione.
  • per le palline ho dimezzato le dosi; il primo impasto l'ho comunque fatto con le dosi previste perchè se le avessi dimezzate l'impasto sarebbe stato molto difficile da lavorarsi con l'impastatrice; ciononostante ho avuto molte difficoltà perchè l'impasto era troppo morbido e allora ho aggiunto un pò più di farina.
  • sempre a proposito del primo impasto; la lievitazione è stata molto difficile forse per la presenza di troppi alimenti "grassi"; dopo un'ora e mezza non era ancora lievitato e allora ho unito il resto; la prossima volta proverò a fare un lievitino più semplice usando solo farina, acqua e lievito;
  • la lievitazione del secondo impasto è stata molto lenta circa 5/6 ore; va lavorato molto, io l'ho lavorato per circa 20 minuti con l'impastatrice ad una buona velocità fino a che non è diventato liscio e setoso. Alla fine sembrerà anche troppo morbido ma non lasciarsi ingannare e resistere alla tentazione di aggiungere farina perchè altrimenti le pesche risulteranno troppo dure.
  • la sera tardi (verso le 23:00) ho preparato le palline e le ho lasciate lievitare tutta la notte coperte da un panno umido, al mattino erano triplicate di volume
  • con metà dose della crema ho preparato 10 belle pesche quindi .. regolatevi di conseguenza ... stesso discorso anche con la bagna, secondo me le dosi della crema e della bagna sono un pò miserucce ....
  • ultima considerazione ... sua maestà l'Alchermes ... PER CARITA'!!!!!! resistete alla tentazione di usare quella specie di liquido rosso che viene venduto nei grandi magazzini per pochi euro .... il vero Alchermes è quello prodotto dai frati dell' Officina di Santa Maria Novella a Firenze ... provatelo e poi mi direte .... e mi darete ragione ....
... e adesso .. non mi rimane che tuffarmi a capofitto nella nuova impresa ... ALLA CONQUISTA DELLE SFOGLIATELLE RICCE!!!!

Pasta .... "ìcche c'è c'è ..."

... nell'attesa di immergermi nella descrizione dettagliata del procedimento per realizzare le mitiche Pesche di Prato vi metto la ricettina di un primo piatto che ho realizzato oggi a pranzo .... ierisera avevo preparato, come quasi tutte le domeniche, le pizze e avevo in frigo tanti piccoli avanzini: pomodoro pelato, zucchine a fettine, mozzarella, basilico fresco, panna fresca .... tanto per rimanere in tema di "svuotafrigo" ho pensato di ripulire anche la dispensa e ho usato gli avanzini di vari tipi di pasta. Ne è venuta fuori una ricettina molto semplice e veloce ma soprattutto bella colorata, molto primaverile ....

PASTA ICCHE' C'E' C'E'


Ingredienti per 4 persone:

gr 350 di pasta corta di vari formati (tortiglioni, sedani, fusilli ...)
3 zucchine chiare di quelle con il fiore
3 carotine piccole
qualche cucchiaiata di pomodoro pelato e tritato
panna fresca (circa ml 150)
una manciata di mozzarella tagliata a piccoli pezzi
una manciata di foglie di basilico
olio - burro
sale
un pezzetto di dado vegetale
uno spicchio d'aglio

Tagliare le zucchine e le carote a julienne. Mettete a bollire l'acqua per la pasta. In una larga padella che possa contenere anche la pasta mettere olio e burro e farvi rosolare uno spicchio d'aglio schiacciato. Appena ha preso colore togliete l'aglio e versatevi le verdure; aggiungere il pezzetto di dado fatto preventivamente sciogliere in poca acqua calda e il pomodoro; regolare di sale. Nel frattempo cuocere la pasta. Quando le verdure saranno appassite aggiungere la panna e mescolare bene il tutto; se le verdure asciugassero troppo aggiungere qualche cucchiaiata di acqua calda. Versare la pasta cotta bene al dente nella padella, aggiungere la mozzarella, mantecarla per farla sciogliere e aggiungere le foglie di basilico spezzettate CON LE MANI (per mantenerne il profumo). Servire caldissima.

sabato 2 maggio 2009

La mia nonna paterna e le treccine ingileppate ....


2 maggio ...
oggi la mia nonna paterna, la nonna Maria, avrebbe compiuto 95 anni. Dico avrebbe perchè purtroppo ci ha lasciato qualche mese fa ...
La nonna Maria ... mi capita spesso di rammentarla nei miei racconti perchè è da lei che ho ereditato la passione per la pasticceria .... mentirei se dicessi che era la mia nonna preferita, la mia nonna del cuore e via dicendo perchè da piccola abitava troppo lontana da me per potermene affezionare veramente e poi .. diciamo la verità ..... non era la nonna che ... chiedi e ti verrà dato ..... la nonna dei regali e dei biglietti da mille allungati sottobanco era l'altra, la nonna Pina ... ma di questa nonna ne parleremo in un'altra occasione ....
Dicevamo ... la nonna Maria .... dunque ... la nonna Maria era LA CUCINA, LA CONVIVIALITA' FATTA PERSONA .... e la sua immensa casa a Cerami, un minuscolo paesino in provincia di Enna, era la sua reggia nella quale lei regnava circondata dai suoi sudditi ...
a proposito .... se pensate che le donne del Sud siano tutte timorose e sottomesse .. beh .... mi dispiace per voi ma cominciate a sfatare questo luogo comune perchè io ho avuto due nonne che da sole avrebbero potuto guidare l'armata Brancaleone ...
ma non divaghiamo .... torniamo a noi .. anzi a mia nonna .... se questo blog continuerà ad esistere piano piano vi racconterò molto di lei .... stasera però voglio cominciare dalla fine, dal giorno in cui è venuta a mancare .... mi ricordo che mentre tornavo a casa, dopo averle dato l'ultimo saluto, venni colta da un'irrefrenabile voglia di preparare dei biscotti che lei era solita preparare quando ero piccola ma che io, chissà perchè ... forse per un certo timore reverenziale .... non avevo mai provato a fare ... ho sempre avuto un certo nonsochè nei confronti delle sue ricette, era come se provandole, se non avessi ottenuto lo stesso risultato, avessi profanato in qualche maniera i ricordi che erano legati a quel dolce o a quel biscotto in particolare ....
in ogni modo, quel giorno, AVEVO BISOGNO di prepararli, era come se volessi trattenerla tra di noi ancora un pò .... e mentre tornavo a casa e pensavo che di là a breve mi sarei messa ad impastare mi sentivo sempre più tranquilla ...
torno a casa ... prendo uno dei miei tanti quadernetti di ricette ... e comincio a radunare gli ingredienti ... zucchero ... farina... uova .... ammoniaca .....
ammoniaca?!??! mannaggia .... dov'è finita l'ammoniaca?!!?! .. niente da fare ... ne è rimasto un avanzino piccolo piccolo ... troppo poco, non basta .....
ma io DEVO fare questi biscotti .... mmmmmm .. e se la sostituissi con il lievito ed il bicarbonato?!??!?! .. quasi quasi ....
... ed ecco che arriva lei che mi guarda severa e mi dice: "BISOGNA ESSERE PRECISI!!!!! NON SI DEVONO CAMBIARE LE RICETTE!!!!! RICORDATI CHE IO PESAVO ANCHE LE UOVA!!!!"
... eh sì cara nonna ... hai proprio ragione ... come dice il maestro Santin ... "è la precisione che fa la differenza ..." .. i tuoi biscotti possono aspettare ... ma tu parti tranquilla ... ho imparato la lezione e ogni volta che preparerò un dolce ti avrò sempre accanto a me ....
ciao nonna Maria e buon compleanno .... questo blog è il mio regalo per te ......
... e a voi invece regalo la ricetta delle

TRECCINE "INGILEPPATE"

6 uova intere
gr 800 di farina
gr 150 di strutto
gr 30 di ammoniaca
gr 250 di latte
3 bustine di vanillina
gr 250 di zucchero

Sciogliere l'ammoniaca nel latte tiepido; impastare tutti gli ingredienti, lavorarli bene e far riposare l'impasto per una mezz'ora. Prendere delle piccole quantità di impasto e formare delle treccine. Cuocerle in forno badando di non farle colorire troppo.
Per lo SCIROPPO AL LIMONE:
gr 750 di zucchero
gr 250 di acqua
la scorza grattugiata di due bei limoni non trattati
Per lo sciroppo al CACAO:
sostituire la scorza dei limoni con un pò di cacao.

Far sciogliere lo zucchero nell'acqua insieme alla scorza dei limoni (o del cacao); passare le treccine nello sciroppo e metterle su di una griglia ad asciugare.

venerdì 1 maggio 2009

Tortini di cioccolato dal cuore morbido


ebbene sì .. lo confesso .. sto diventando una bloggomane a tutti gli effetti .... e del resto non avevo dubbi, io sono così, una nuova impresa, una nuova attività e subito mi ci tuffo a capofitto ... e pensare che non so neppure nuotare .... in questi pochi giorni da neomamma di un blog culinario mi sono resa conto di una cosa ... che è vero che non apparecchi più senza la tua fedelissima macchina fotografica ... a proposito .... galateamente parlando ... la macchina fotografica ... va alla destra o alla sinistra del piatto? ... ma se PER CASO come oggi .... decidi di tenerti lontando dai fornelli ... d'altra parte è il 1° Maggio .. festa dei lavoratori ..... rischi di essere assalita da strani sensi di colpa .... "sì va bene .... niente fornelli .. ma .... stasera .. COSA RACCONTO NEL BLOG?!??!!?! ... e allora .... complici anche quei 3/4 kg di cioccolata che ti ritrovi in casa grazie alla Pasqua appena passata .... ecco pronti i mitici

TORTINI DI CIOCCOLATO DAL CUORE MORBIDO

(ricetta di Laura CucinaIt)

Ingredienti per 8 stampini:

200 gr di cioccolato fondente, 200 gr di burro, 160 gr di zucchero, 4 uova, 40 gr di farina, vanillina o un pizzico di caffè solubile


Imburrare e infarinare otto stampini in alluminio da porzione.
Metterli in freezer.
Sciogliere il cioccolato a bagnomaria con il burro e lo zucchero, sbattendo bene con una frusta.
Fare leggermente raffreddare e incorporare le uova una alla volta.
Aggiungere in ultimo la farina setacciata.
Mettere il composto negli stampini e tenerli nel frizeer per quattro ore circa.
Riscaldare il forno a 220° e infornare gli stampini congelati.
Cuocere per dieci minuti.
L'esterno sarà cotto, l'interno morbidissimo.
Servire con panna liquida.

.... questa la ricetta originale .... in realtà ho completamente dimenticato di aggiungere lo zucchero nell'impasto ma sinceramente non se ne è sentita la mancanza, forse perchè il cioccolato era fondente al 50% e lo zucchero a velo spolverato alla fine è stato più che sufficiente. In mancanza della panna ... per la serie "la necessità aguzza l'ingegno" ... i due ciuffetti bianchi nella foto sono stati realizzati con formaggio philadelfia ammorbidito con un poco di latte e dolcificato con zucchero a velo; ne è venuta fuori una crema leggerissimamente dolce con un retrogusto salato .. veramente molto particolare, da provare ....

giovedì 30 aprile 2009



"Viva la pappappappa
col popopopopopopomodoro
Viva la pappappappa
che è un capopopopopopolavoro
Viva la pa papappappa
col popopomodor" ....

... una delle cose che mi ha sempre affascinato nella cucina toscana è la capacità di creare piatti deliziosi praticamente con niente .... un pò di pane secco, che in molte regioni sarebbe destinato a mangime per polli, diventa qui da noi una pietanza che fa bella mostra di sè perfino nei più rinomati ristoranti .... attenzione però ... guai a sottovalutare la ricetta .... la cucina toscana richiede tanto amore, tantissima cura nella scelta degli ingredienti .... procuratevi una bella "bozza" di pane cotto a legna possibilmente quella del mitico Panificio Loggetti di Prato, gustatelo con un bel vassoio di affettati e una bella varietà di sottoli e lasciatene da parte un pezzetto .. e dopo qualche giorno ... dedicatevi alla preparazione della mitica ...

PAPPA COL POMODORO

Ingredienti per 6 persone:
kg 1 di pomodori maturi (in mancanza vanno bene anche i pelati)
gr 350 ca. di pane raffermo
1,5 litro di brodo vegetale
due spicchi d'aglio
abbondante basilico
olio d'oliva extravergine
sale - pepe

Pelare i pomodori gettandoli per qualche minuto in acqua bollente e tagliarli a dadi piccoli (in mancanza di tempo potete anche passarli velocemente al mixer).
In un tegame possibilmente di coccio mettere dell'olio e farvi rosolare gli spicchi d'aglio schiacciati; tagliare il pane a quadrotti e farlo rosolare nell'olio per qualche minuto. Aggiungere i pomodori, amalgamarli bene al pane e successivamente versarvi il brodo bollente. Regolare di sale e lasciare cuocere fino a che il brodo non sia stato completamente assorbito dal pane mescolando spesso affinchè il pane prenda la consistenza di una "pappa". Lasciare riposare la "pappa" e servila tiepida o fredda; prima di servire aggiungere il basilico spezzettato RIGOROSAMENTE con le mani (per mantenerne tutto il sapore) e irrorarla con una generosa "C" di olio.

Le varianti di prepararazione sono innumerevoli; trattandosi di un piatto semplice, adatto alla tavola di tutti i giorni, ogni famiglia ha la sua versione. C'è chi prepara un battuto di sedano, cipolla e carota, chi passa le fette di pane nel forno prima di passarle nel pomodoro, chi insaporisce la pappa con il peperoncino: personalemente la preferisco così ... molto semplice ma profumatissima di basilico e ottimo olio toscano .....

mercoledì 29 aprile 2009

RISO AL TELEFONO

... quando la mia nonna materna, nonna Pina, voleva creare un clima allegro nella tavola di tutti i giorni ecco che arrivava il "riso al telefono": la ricetta, che sembrava tratta da un libro di Gianni Rodari, altro non era che un comunissimo riso bollito al quale a fine cottura veniva aggiunto prosciutto cotto, mozzarella e parmigiano. La particolarità, e il nome della ricetta, stava nei tanti fili di mozzarella che si dipanavano dalla forchetta ...

RISO AL TELEFONO
per 4 persone
gr 350 di riso da minestra
una fetta di gr 100/150 di prosciutto cotto, una mozzarella da gr 125, una bella manciata di parmigiano, sale q.b.
Lessare il riso cercando di dosare l'acqua in modo che il riso a fine cottura l'abbia assorbito tutto lasciando comunque il riso sempre piuttosto morbido (per gr 350 di riso io ho usato 6 bicchieri di acqua da circa ml 200 ed è andata bene). Nel frattempo tagliare la mozzarella e il prosciutto cotto a dadini. Appena il riso sarà cotto aggiungere il parmigiano, mescolare bene per amalgamarlo, e aggiungere il prosciutto e la mozzarella. Amalgamare bene il tutto, coprire e lasciare riposare per un paio di minuti. Servire caldissimo.



.... perchè un blog?

... quando ho giò il mio sito bellino bellino tutto zucchero e miele con tutte le mie ricettine corredate di foto? .. la colpa è tutta del mio amico Jacopo che mi ha fatto venire la voglia di tenerne uno ... soprattutto dopo aver letto le sue esilaranti riflessioni sui food blogger mi sono detta .... accidenti!!!!! ... le caccavelle ... il piatto preparato ad esclusivo uso e consumo della macchina fotografica .... il gusto per la vivisezione al ristorante ... MA QUELLA SONO IO!!!! .. il problema di base però diventava questo ..... come si fa ad essere considerati una FOOD BLOGGER D.O.C. ... se non si ha un blog??!?!?!! e allora ... eccomi qui ..... anche io sono diventata una bloggomane .. una bloggatrice ... una blog-dipendente ... o cosa?!??!?! .. quello che è certo è che dopo ... il mio sito internet ... forums vari ... msn ... yahoo ... skype e facebook ... mi mancava solo un bel blog dove lasciare libero spazio alle mie cavolate .....
alla prossima ....